Come coltivare i tartufi: ecco la guida definitiva

Coltivare i tartufi è qualcosa che richiede i giusti accorgimenti, in quanto si tratta di un genere davvero particolare che le persone fanno a gara per trovare, per arricchirsi e trarre guadagno dalle loro imprese. Il tartufo è infatti un fungo molto richiesto e non è così semplice portare a termine questo tipo di coltivazione se non seguendo i giusti passaggi del caso.

Proprio per questo motivo bisogna approfondire al meglio le nostre conoscenze, in maniera tale da mettere in atto le giuste mosse per ottenere risultati di eccellenza. Ecco, dunque, tutto quello che sappiamo sul tartufo e la guida definitiva che ti permetterà di capire quali passaggi effettuare per coltivarli in maniera appropriata ed efficace.

Come possiamo descrivere il tartufo?

Quando parliamo di tartufo facciamo riferimento ad una particolare categoria di funghi che sono considerati davvero molto rari e che proprio per questo motivo riescono a crescere solo in determinati momenti dell’anno e, soprattutto, in determinati contesti. Pare infatti che il tartufo riesca a palesarsi solo intorno a piante particolari che gli serviranno per procurarsi tutto il nutrimento di cui ha bisogno per vivere. Ricordiamo che il tartufo è un parassita e che, in quanto tale, ha bisogno di un altro organismo al quale appoggiarsi per portare a termine le proprie funzioni vitali.

Anche il terreno deve essere specifico per questo tipo di coltivazione, in quanto non si devono creare dei ristagni d’acqua e il PH deve essere alcalino. Non deve abbondare l’argilla in quanto, in questo caso, il fungo non riuscirebbe a crescere nella maniera più indicata e ogni tipo di sforzo potrebbe risultare vano poiché mancano le caratteristiche basilari per portarlo a termine.

La guida definitiva per coltivare i tartufi

Se vogliamo avvicinarci alla coltivazione del tartufo dobbiamo quindi entrare in possesso di tutte quelle competenze che ci permetteranno di portare a termine questa missione nella maniera più efficace possibile. In primo luogo non dobbiamo scoraggiarci perché potrebbero volerci anche 10 anni prima di poter osservare i primi frutti di questo nostro grande progetto. Per il resto dovremo:

  • Scegliere un luogo umido ma esposto in parte all’azione del sole
  • Una volta rilevato il terreno adatto eliminare tutti i sassi e le erbacce che si trovano sopra e aggiungere del letame per lavorarlo e migliorarne la fertilità
  • Piantare i tartufi all’interno di piccole buche non troppo profonde
  • Irrigare regolarmente senza esagerare
  • Osservare il cambiamento di colore del tartufo

La guida che ti abbiamo donato l’oggi è realmente essenziale, ma basterà per farti capire i passaggi fondamentali per portare a termine la coltivazione del tartufo. Ti consigliamo quindi di optare per un ambiente in cui sia presente la luce del sole anche se filtrata, ma dove si possa godere anche dell’ombra. Un luogo umido è sicuramente la scelta migliore da prendere in considerazione poiché i funghi hanno bisogno di questa costante per poter crescere e sopravvivere.

Una volta fatto questo dovremo lavorare il terreno con del letame per renderlo più favorevole alla coltivazione, ovviamente andando ad eliminare anche i sassi, le erbacce e tutti quegli elementi che in qualche modo potrebbero sporcarlo. A questo punto non dobbiamo far altro che procedere allo scavo delle buche, le quali non dovranno essere troppo profonde. Per quanto riguarda l’irrigazione, invece, questa deve avvenire regolarmente senza esagerare. Capiremo che il tartufo sarà pronto per essere raccolto quando la sua superficie diventerà marrone, elemento che potrebbe richiedere diversi anni prima di realizzarsi.

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